Dutasteride, il nuovo farmaco per la caduta dei capelli
Sommaire
Cos’è la Dutasteride
La dutasteride è un farmaco brevettato nel 1996 e approvato dall’americana Food and Drug Administration (FDA) e dalla European Medicines Agency (EMA) per il trattamento della sola ipertrofia prostatica benigna (IPB), ma il suo uso è approvato in Giappone e Corea anche per la cura dell’alopecia androgenetica.
Il farmaco è un inibitore dell’enzima 5α-reduttasi (5AR) sia per l’isoforma 1 che 2, e il suo scopo è ridurre le concentrazioni dell’ormone deidratotestosterone (DHT) che se presente in livelli eccessivi porta all’ingrossamento della prostata, alla formazione di acne e seborrea, ma anche alla caduta dei capelli.
Il dosaggio giornaliero consigliato dagli esperti italiani per la cura della IPB è 0.5 mg e i suoi effetti sono molto più potenti rispetto all’uso della finasteride.
Ma quali sono le tempistiche per vedere i risultati in termini di caduta dei capelli?
Come agisce la Dutasteride
L’enzima 5AR si trova nel nostro corpo in due isoforme, la prima presente soprattutto nella pelle, nei follicoli piliferi, nel fegato e nella prostata, mentre la seconda presente principalmente nella prostata e nei genitali maschili. Questo stesso enzima è responsabile della conversione dell’ormone testosterone, importante soprattutto negli uomini per la libido e la potenza muscolare, in DHT.
Una concentrazione molto alta di DHT può portare a problemi come l’ingrossamento della prostata o l’ingrassamento della pelle, ma soprattutto alla caduta dei capelli [1].
In questo panorama la dutasteride inibisce la conversione del testosterone in DHT, agendo in maniera completa rispetto alla finasteride che inibisce solamente l’isoforma 2 del 5AR.
Mantenendo bassi i livelli di DHT, la dutasteride evita il processo di miniaturizzazione dei follicoli piliferi, e influisce nel fermare il processo di caduta dei capelli, e in qualche caso può portare anche alla ricrescita, sempre nel caso però di aree non completamente diradate.
È evidente tuttavia come l’azione del farmaco non possa far ricrescere i capelli in aree del tutto glabre, problema che trova una soluzione definitiva solamente nel trapianto di capelli in Turchia.
Risultati e tempi del farmaco
Uno studio del 2004 pubblicato sul The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism descrive gli effetti nel tempo dell’uso di dutasteride a diverse concentrazioni su una popolazione campione di 305 pazienti negli Stati Uniti. Dopo il periodo iniziale di 24 settimane di trattamento “attivo” in cui i pazienti hanno assunto il farmaco a concentrazioni che variavano da 0 mg (placebo) a 5 mg, gli stessi hanno sperimentato un periodo di “follow-up” di 16 settimane per verificare il decorso della terapia dopo averne sospeso l’assunzione [1].
Dopo la prima fase (FIG.1) i risultati dei gruppi in termini di riduzione media del DHT furono i seguenti: 98.4 ± 1.2% (5.0 mg); 97.7 ± 2.0% (2.5 mg); 94.7 ± 3.3% (0.5 mg); 52.9 ± 22.1% (0.05 mg); and 7.5 ± 26.6% (0.01 mg). Da questi dati si nota come la variabilità data dai numeri dopo il segno “±” decrementi all’aumentare della dose del farmaco, e che il dosaggio migliore a parità di risultati sia quello a 0.5 mg.
Nella seconda fase è invece evidente come la dutasteride abbia un decorso molto più lungo rispetto alla finasteride: dopo 16 settimane i livelli di DHT sono -20% nel caso 0.5 mg e addirittura ancora inferiori all’85% nei casi 2.5 mg e 5 mg.
Da questa analisi si evince come con l’utilizzo di dutasteride i primi risultati possano essere visibili anche a sole 4 settimane dall’inizio della terapia, ma il decorso da essa è più lungo rispetto all’uso di altri farmaci, e perciò rappresenta una soluzione più drastica.
Modalità d’uso della Dutasteride
L’uso classico del farmaco riguarda capsule morbide in cui il principio attivo di 0.5 mg è immerso in forma liquida all’interno di un involucro gelatinoso, e per la cura dell’IPB la dose giornaliera consigliata è una softgel.
Esistono anche forme topiche di dutasteride che secondo alcuni studi porterebbero gli stessi benefici delle classiche pillole ma con meno effetti collaterali [2].
Al giorno d’oggi l’uso per la cura dell’alopecia androgenetica non è ancora stato approvato in Europa e America e in generale sono ancora pochi gli studi che riguardano gli effetti sull’alopecia androgenetica.
5. Controindicazioni della Dutasteride
La dutasteride è un farmaco che viene metabolizzato epaticamente, ha un tempo di emivita molto lungo e viene eliminato tramite la bile e le feci. Di conseguenza, per evitare problemi, è bene che per l’assunzione non si abbiamo patologie come l’insufficienza epatica.
Da evitare è anche solo il contatto per le donne incinte, poiché potrebbe verificarsi un assorbimento cutaneo del farmaco che potrebbe essere rischioso per il feto.
Tracce di dutasteride sono state trovate anche nel liquido seminale, quindi una particolare attenzione va anche rivolta ai rapporti non protetti.
Inoltre, il farmaco diminuisce notevolmente anche i livelli dell’antigene prostatico specifico (PSA) che viene usato come segnalatore della presenza di cancro alla prostata.
Effetti collaterali della Dutasteride
Tra gli effetti collaterali più comuni all’assunzione di dutasteride [3] troviamo:
- Sintomi della sfera sessuale: disfunzione erettile, diminuzione della libido, riduzione delle dimensioni testicolari e del pene.
- Sintomi della sfera psicologica: depressione, ansia, insonnia.
- Sintomi fisici: pelle secca, aumento peso, ipertrofia muscolare.
Conclusioni
La dutasteride è un farmaco approvato per la cura dell’ipertrofia prostatica benigna e solo parzialmente per il trattamento dell’alopecia androgenetica.
Abbassando i livelli dell’ormone deidratotestosterone, impedisce la progressione della caduta dei capelli e porta ad una diminuzione consistente della dimensione della prostata.
Lavora in maniera simile alla finasteride ma ha degli effetti molto più potenti, un dosaggio inferiore e un tempo di emivita superiore.
È assumibile sotto forma di capsule o soluzione topica e non deve essere assunto da chi soffre di patologie epatiche o da donne in gravidanza. Può portare a problemi marcati nelle sfere sessuale, psicologica e fisica.
Usato per zone non glabre, non sostituisce la soluzione definitiva del trapianto di capelli in aree completamente diradate.
Riferimenti
[1] Richard V. Clark, David J. Hermann, Glenn R. Cunningham, Timothy H. Wilson, Betsy B. Morrill, Stuart Hobbs, Marked Suppression of Dihydrotestosterone in Men with Benign Prostatic Hyperplasia by Dutasteride, a Dual 5α-Reductase Inhibitor, 2004
[2] Essam A. Nada, Reham Ezz El-Dawla, Wafa M. Abd El-Maged, Marwa A. Abo, Topical dutasteride with microneedling in treatment of male androgenetic alopecia, 2008
[3] Gerald L. Andriole, M.D., David G. Bostwick, M.D., Otis W. Brawley, M.D., Leonard G. Gomella, M.D., Effect of Dutasteride on the Risk of Prostate Cancer, 2010