Caduta dei capelli post-parto: cosa fare?

Sommario
La gravidanza è un periodo di grandi sconvolgimenti ormonali e fisici. Mentre molte donne notano che i loro capelli diventano più spessi e lucenti durante questi nove mesi, la caduta dei capelli post-parto può essere motivo di preoccupazione dopo il parto. Perché si verifica? Quanto dura? Esistono soluzioni per porvi rimedio? Scopri le cause della caduta dei capelli post-parto, la sua durata e i diversi metodi per preservare una chioma densa e in buona salute dopo la gravidanza.
Cos’è la caduta dei capelli post-parto?
La perdita di capelli post-parto è un fenomeno comune che colpisce molte donne dopo il parto. Si manifesta con una notevole diminuzione della densità capillare, creando l’impressione di una chioma meno folta. Per le neomamme, questa situazione può essere fonte di preoccupazione. Tranquillizzatevi, si tratta generalmente di un processo naturale e temporaneo.
Questa condizione, nota anche come effluvio telogenico post-parto, si caratterizza per una caduta di capelli che può sembrare allarmante quando si trovano quantità significative di capelli sul cuscino, nella doccia o sulla spazzola. Sebbene inquietante, questa fase fa parte integrante del recupero fisiologico dopo la gravidanza. Recenti studi dimostrano che oltre il 90% delle donne sperimenta questo fenomeno dopo il parto (Hirose et al., 2023).
Cosa causa la caduta dei capelli post-parto?
La principale causa della caduta dei capelli post-parto risiede nelle variazioni ormonali. Durante la gravidanza, il livello di estrogeni aumenta notevolmente, il che prolunga la fase di crescita dei capelli e conferisce loro un aspetto più denso e vigoroso (Piérard-Franchimont & Piérard, 2013). Dopo il parto, questi livelli ormonali diminuiscono bruscamente, provocando un passaggio accelerato alla fase di riposo del ciclo capillare, seguita inevitabilmente dalla fase di caduta.
Diversi altri fattori contribuiscono ad accentuare questa perdita di capelli:
- Lo stress fisiologico ed emotivo legato al parto e alla cura di un neonato può intensificare la caduta dei capelli. Il corpo, in uno stato di stress, ridistribuisce le sue risorse verso le funzioni essenziali, a volte a scapito della salute dei capelli.
- Le carenze nutrizionali giocano anch’esse un ruolo importante. Durante la gravidanza, l’organismo materno mobilita risorse significative per lo sviluppo del feto. Questa mobilitazione può comportare deficit di nutrienti essenziali per la salute dei capelli, come il ferro, lo zinco e alcune vitamine.
- Il ciclo di crescita dei capelli: esso comprende tre fasi; la fase anagenica (crescita), la fase catagena (transizione) e la fase telogenica (riposo e caduta). Dopo il parto, un numero anormalmente elevato di capelli entra simultaneamente nella fase telogenica, il che spiega l’intensità della caduta osservata (Piérard-Franchimont & Piérard, 2013).
Quando finisce la caduta dei capelli dopo la gravidanza?
La caduta dei capelli post-parto inizia approssimativamente due mesi dopo il parto, quando i livelli ormonali iniziano a ribilanciarsi. Nelle donne che allattano, questo fenomeno può verificarsi un po’ più tardi e in modo meno intenso, poiché la caduta degli ormoni è più graduale. L’allattamento al seno produce infatti ormoni che continuano a stimolare parzialmente la crescita dei capelli, sebbene recenti ricerche suggeriscano che l’allattamento prolungato (6-12 mesi o più) possa essere associato a una caduta di capelli più importante in alcune donne (Hirose et al., 2023).
I primi segni di ricrescita compaiono generalmente intorno al sesto mese dopo il parto. Tuttavia, il ritorno a una chioma simile a quella pre-gravidanza richiede più pazienza: questo processo può estendersi su 12 mesi, se non 18 mesi in alcune donne. Studi dimostrano che la risoluzione completa si verifica in media dopo 8,1 mesi dal parto, con significative variazioni individuali (Hirose et al., 2023). Questa durata variabile dipende da fattori individuali che influenzano la salute dei capelli, come il livello di stress, la qualità del sonno e l’equilibrio nutrizionale, spesso compromessi nei primi mesi di maternità.
Da sapere: il ritardo nella ricrescita spesso coincide con un periodo di intensa adattamento alle nuove responsabilità genitoriali, il che può influenzare indirettamente la velocità di recupero della chioma.
Come aiutare la caduta dei capelli post-parto?
L’intensità della caduta dei capelli post-parto varia notevolmente da donna a donna, ma questo fenomeno è praticamente inevitabile. Si tratta di un meccanismo fisiologico naturale: durante la gravidanza, gli estrogeni esercitano un effetto protettivo sui capelli, impedendo la normale caduta di quelli che avrebbero dovuto cadere. Quando questo effetto cessa dopo il parto, i capelli riprendono il loro normale ciclo vitale, causando una caduta reattiva che può sembrare eccessiva, ma che in realtà corrisponde a un ritorno all’equilibrio.
Sebbene questa caduta sia difficile da prevenire completamente, ci sono diversi approcci che possono aiutare a limitarne l’entità e a favorire una ricrescita sana:
- Praticare regolarmente un massaggio del cuoio capelluto, preferibilmente più volte alla settimana. Questa tecnica stimola la microcircolazione locale e riattiva i bulbi piliferi, favorendo così una ricrescita più vigorosa.
- Adottare una routine per la cura dei capelli adeguata, che includa prodotti specifici anti-caduta e integratori alimentari mirati a rinforzare la fibra capillare dall’interno.
- Moderare l’uso di acqua molto calda durante i lavaggi, che può disidratare il cuoio capelluto. Allo stesso modo, limitare l’uso di apparecchi riscaldanti come il phon e la piastra, che accentuano la fragilità dei capelli.
- Privilegiare un pettinaggio delicato con una spazzola a setole morbide o un pettine a denti larghi, iniziando sempre dalle punte per risalire gradualmente verso le radici.
- Adottare un’alimentazione ricca di nutrienti essenziali per la salute dei capelli: proteine, ferro, zinco, vitamine del gruppo B e antiossidanti. Questi elementi costituiscono i materiali di costruzione dei nuovi capelli e sostengono l’attività dei follicoli piliferi.
È importante notare che oltre il 73% delle donne riferisce di provare ansia o stress a causa della caduta dei capelli post-parto (Hirose et al., 2023), il che sottolinea l’importanza di un approccio globale che includa anche un supporto psicologico.
Caduta dei capelli post-parto: le iniezioni di PRP?
Una soluzione efficace per combattere la perdita di capelli post-parto è il trattamento con iniezioni di PRP (Plasma Ricco di Piastrine). Questo metodo consiste nel prelevare un campione di sangue dalla paziente, estrarne il PRP e iniettarlo nel cuoio capelluto. Questo plasma, ricco di fattori di crescita, stimola i follicoli piliferi e favorisce la rigenerazione dei capelli.
Il vantaggio principale di questo approccio risiede nel suo carattere autologo: poiché il materiale iniettato proviene dal sangue della stessa paziente, i rischi di reazione allergica o di rigetto sono praticamente inesistenti.
Effluvio telogenico e alopecia androgenetica: quali differenze?
È essenziale distinguere la caduta dei capelli post-parto, che generalmente rientra nell’effluvio telogenico, da altre forme di alopecia come l’alopecia androgenetica, poiché i loro meccanismi, manifestazioni e trattamenti differiscono notevolmente.
L’effluvio telogenico si caratterizza per un squilibrio temporaneo del ciclo capillare che porta a una caduta abbondante e generalizzata dei capelli. Questo fenomeno si verifica bruscamente, solitamente due-quattro mesi dopo un evento scatenante, e può essere causato da vari fattori come:
- Uno stress fisico o emotivo intenso
- Un parto, un aborto spontaneo o un’interruzione di gravidanza
- L’interruzione di una contraccezione ormonale a base di estrogeni
- Un intervento chirurgico con anestesia generale
- Una malattia infettiva
- Uno shock emotivo
- Una dieta restrittiva che comporta carenze nutrizionali importanti
Al contrario, l’alopecia androgenetica presenta un profilo molto diverso. Progredisce lentamente e in modo insidioso, colpendo aree specifiche come la linea frontale, le tempie o la sommità del capo. A differenza dell’effluvio telogenico, che interessa l’intero cuoio capelluto in modo diffuso, l’alopecia androgenetica segue uno schema prevedibile e localizzato.
La distinzione più cruciale risiede nella reversibilità: l’effluvio telogenico, compreso quello legato alla gravidanza, è generalmente temporaneo e migliora spontaneamente una volta risolta la causa sottostante. Invece, l’alopecia androgenetica, se non trattata, diventa cronica e può portare a una perdita permanente dei follicoli piliferi nelle zone colpite.
I meccanismi sottostanti differiscono anche: mentre l’effluvio telogenico è il risultato di un disturbo del ciclo capillare in risposta a un evento stressante, l’alopecia androgenetica è causata da una sensibilità follicolare agli ormoni androgeni, in particolare il diidrotestosterone (DHT), che progressivamente miniaturizza i follicoli piliferi fino a renderli non funzionali.
Recenti ricerche indicano che l’effluvio telogenico post-parto può talvolta svelare un’alopecia androgenetica sottostante non diagnosticata in precedenza. Infatti, uno studio ha mostrato che solo il 9,5% delle donne presenta un effluvio telogenico puro dopo il parto, mentre il 56% manifesta una combinazione di effluvio telogenico e alopecia androgenetica (Galal et al., 2024). Questa scoperta sottolinea l’importanza di una valutazione dermatologica completa per le donne che presentano una caduta di capelli persistente dopo il parto.
Quali soluzioni in caso di alopecia androgenetica?
Per le donne che soffrono di alopecia androgenetica, il trapianto di capelli rappresenta una soluzione duratura ed efficace. L’Italia si è affermata come una destinazione privilegiata per questo tipo di intervento, con esperti riconosciuti come il Dr. Cinik.
La clinica del Dr. Cinik in Turchia offre soluzioni all’avanguardia per il trattamento dell’alopecia androgenetica femminile, con risultati naturali e duraturi.
Fonti :
Galal, S. A., El-Sayed, S. K., & Henidy, M. M. H. (2024). Postpartum Telogen Effluvium Unmasking Additional Latent Hair Loss Disorders. Journal of Clinical and Aesthetic Dermatology, 17(5), 15-22. https://doi.org/10.1159/000521705
Hirose, A., Terauchi, M., Odai, T., Fudono, A., Tsurane, K., Sekiguchi, M., Iwata, M., Anzai, T., Takahashi, K., & Miyasaka, N. (2023). Investigation of exacerbating factors for postpartum hair loss: a questionnaire-based cross-sectional study. International Journal of Women’s Dermatology, 9(2), e084. https://doi.org/10.1097/JW9.0000000000000084
Piérard-Franchimont, C., & Piérard, G. E. (2013). Alterations in Hair Follicle Dynamics in Women. BioMed Research International, 2013, 957432. https://doi.org/10.1155/2013/957432