Trapianto capelli: cos'è
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Sono sempre di più le persone che ricorrono ad un trapianto di capelli per risolvere il problema della caduta dei capelli.
Secondo una stima recente, solo nel 2020 oltre 100 mila pazienti italiani si sono sottoposti a tale trattamento.
Il successo del trapianto di capelli, noto anche come autotrapianto, è dovuto ai risultati positivi in termini di ricrescita di capelli in aree del tutto diradate.
Prima di scegliere di farsi un autotrapianto è però importante capire quale tecnica scegliere e, soprattutto, affidarsi ad un centro specializzato.
Cos’è il trapianto di capelli
Con il termine trapianto di capelli si intende un’operazione chirurgica volta a ridistribuire i capelli tra aree a densità diversa. Il risultato che si ottiene è quello di far ricrescere i capelli laddove essi, per qualsiasi causa, non sono più presenti.
Esistono diversi tipi di tecniche che possono essere scelte, come ad esempio la FUE o la FUT.
La durata dell’intervento dipende dal tipo di tecnica usata e anche dall’estensione dell’area che deve essere trapiantata.
Il prezzo varia molto a seconda del tipo di autotrapianto, dal numero di unità follicolari impiantate e dalla clinica.
Perché un trapianto di capelli
Il motivo che spinge tantissime persone a decidere di sottoporsi a trapianto di capelli è trovare una soluzione permanente al problema della caduta dei capelli.
Al contrario di altre terapie seppur valide, come ad esempio l’uso di finasteride o minoxidil, che devono essere protratte nel tempo per mantenere i risultati, i risultati ottenuti con il trapianto di capelli sono permanenti.
Le tecniche di autotrapianto
FUT
Una tecnica di autotrapianto di capelli molto diffusa è quella conosciuta come FUT, acronimo di Follicular Unit Transplantation. Secondo questa tecnica, per prima cosa viene estratta una porzione di pelle dalla parte posteriore del cuoio capelluto, ovvero dalla zona occipitale, la quale viene chiusa e ricucita.
In seguito, il chirurgo separa le porzioni di cuoio capelluto dall’area estratta usando un piccolo strumento chirurgico. Ciascuna di queste porzioni conterrà delle unità follicolari che sono poi impiantate nelle aree con densità basse di capelli.
FUE
Questa seconda tecnica è l’acronimo di Follicular Unit Extraction, ed è considerata un po’ come l’evoluzione della FUT. Infatti, questa tecnica prevede l’estrazione diretta delle unità follicolari dalla zona occipitale del cuoio capelluto. Questi follicoli sono poi inseriti all’interno di “piccoli fori” che vengono realizzati dal chirurgo nell’area di cuoio capelluto che riceverà poi gli innesti.
Cosa succede dopo un trapianto di capelli
Medicinali
A seguito di un trapianto di capelli il chirurgo prescrive alcuni medicinali come antidolorifici e altri per ridurre il rischio di infezioni sul cuoio capelluto.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali associati all’operazione di autotrapianto di capelli sono di piccola entità e svaniscono in qualche settimana.
Tra i maggiori effetti potrebbero verificarsi prurito in testa, formazione di croste e piccole perdite di sangue.
Risultati post-autotrapianto
Nella maggior parte dei casi, a seguito di 2 o 3 settimane dal trapianto di capelli, i nuovi capelli impiantati cadranno. Questo fenomeno fa parte del processo naturale di crescita dei capelli che entrano nella fase di caduta.
A partire da 2-3 mesi dopo l’operazione, i capelli trapiantati inizieranno a crescere nelle aree trapiantate.