Calvizia precoce: cause, impatto e soluzioni


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La calvizie precoce, o come la chiamiamo in gergo medico alopecia androgenetica, si manifesta solitamente come una significativa perdita di capelli prima dei 30-35 anni. Secondo uno studio di Hamilton (1951), addirittura il 16% degli uomini tra i 18 e i 29 anni presenta già una calvizie da moderata a significativa. Insomma, non è affatto un fenomeno raro! Questa forma comune di perdita di capelli può avere un notevole impatto psicologico sui giovani uomini colpiti.

Fortunatamente, i recenti progressi della medicina offrono oggi soluzioni efficaci per rallentare la progressione della calvizie e persino per ripristinare una chioma più folta. In questo articolo esamineremo nel dettaglio le cause, le conseguenze e i moderni trattamenti della calvizie precoce. Allacciamo le cinture e partiamo!

Le cause della calvizie precoce

Fattori genetici

La predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale nell’insorgenza della calvizie precoce. Uno studio condotto da Hagenaars et al. (2017) ha dimostrato che l’ereditarietà rappresenta circa l’80% della predisposizione alla calvizie. In pratica, se tuo padre o tuo nonno sono calvi, hai buone probabilità di seguire le loro orme! I ricercatori hanno identificato più di 70 loci genetici coinvolti in questo fenomeno, evidenziando la complessità della sua ereditarietà.

Il gene del recettore degli androgeni, situato sul cromosoma X, è particolarmente importante in questo processo. Ellis et al. (2001) hanno dimostrato che alcune variazioni di questo gene aumentano la sensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni maschili, accelerandone la miniaturizzazione. Questa scoperta spiega in parte perché alcuni uomini hanno maggiori probabilità di sviluppare una calvizie precoce rispetto ad altri, anche con livelli ormonali simili.

Anche altri geni, come quelli che codificano per la 5-alfa reduttasi o la aromatasi, svolgono un ruolo cruciale nell’influenzare il metabolismo ormonale del cuoio capelluto. Se combinate con altri fattori, queste variazioni genetiche creano un terreno fertile per la calvizie precoce.

Fattori ormonali

Gli ormoni maschili, in particolare il diidrotestosterone (DHT), sono i principali responsabili della miniaturizzazione dei follicoli piliferi. Kaufman (2002) ha dimostrato che il DHT può ridurre le dimensioni dei follicoli sensibili fino al 50%. Questo processo di miniaturizzazione è alla base della calvizie androgenetica.

Negli uomini geneticamente predisposti, l’aumentata sensibilità dei recettori ormonali nel cuoio capelluto porta a una risposta esagerata ai normali livelli di androgeni. Questa ipersensibilità spiega perché la calvizie può manifestarsi anche in individui con livelli ormonali nella norma.

Il ruolo degli ormoni nella calvizie è complesso e non si limita alla sola azione del DHT. Studi recenti, come quello di Yip et al. (2011), suggeriscono che anche altri ormoni, in particolare l’estradiolo, possono svolgere un ruolo nel processo di calvizie, aprendo nuove strade alla ricerca e al trattamento.

Fattori ambientali e stile di vita

Anche se secondari rispetto ai fattori genetici e ormonali, alcuni fattori ambientali e di stile di vita possono accelerare il processo di calvizie.

  • Lo stress cronico, ad esempio, è stato identificato come un fattore aggravante. Uno studio di Hadshiew et al. (2004) ha dimostrato che lo stress può interrompere il ciclo di crescita dei capelli e accelerare la caduta dei capelli.
  • Anche l’inquinamento atmosferico, particolarmente diffuso nelle nostre città italiane, può avere un impatto negativo sulla salute dei capelli. Le polveri sottili e altri agenti inquinanti possono danneggiare i follicoli piliferi e interrompere il loro normale ciclo di crescita.
  • Una dieta squilibrata, carente di nutrienti essenziali per la salute dei capelli, può contribuire ad accelerare la calvizie. Carenze di ferro, zinco o vitamine del gruppo B possono indebolire i capelli e interromperne la crescita. Insomma, niente più scuse per non mangiare verdura!
  • Anche il fumo è stato associato a un aumento del rischio di calvizie precoce. Uno studio di Trüeb (2003) ha dimostrato che i fumatori hanno maggiori probabilità di sviluppare calvizie prematura rispetto ai non fumatori, probabilmente a causa degli effetti nocivi del fumo sulla microcircolazione del cuoio capelluto.
  • Infine, alcuni farmaci, in particolare quelli usati per trattare il cancro o l’ipertensione, possono avere l’effetto collaterale di accelerare la caduta dei capelli.

Frequenza ed epidemiologia

La calvizie precoce è più comune di quanto spesso si pensi. Secondo uno studio di Gan e Sinclair (2005), circa il 25% degli uomini inizia a perdere i capelli prima dei 21 anni. Questa percentuale aumenta con l’età, raggiungendo il 50% degli uomini all’età di 50 anni, come dimostrato da Ellis et al. (2001).

Tuttavia, esistono variazioni significative in base all’origine etnica. Gli uomini caucasici sono generalmente i più colpiti dalla calvizie precoce. Al contrario, Khumalo et al. (2007) hanno osservato una prevalenza inferiore negli uomini asiatici e afro-americani. Queste differenze etniche evidenziano l’importanza dei fattori genetici nello sviluppo della calvizie.

Diversi studi epidemiologici suggeriscono un aumento della frequenza della calvizie precoce negli ultimi decenni. Sebbene le ragioni esatte di questa tendenza non siano ancora del tutto chiare, i ricercatori puntano il dito contro i fattori ambientali e i cambiamenti nello stile di vita moderno. L’aumento dello stress, l’inquinamento e i cambiamenti nelle abitudini alimentari potrebbero contribuire a questo aumento. Insomma, la vita frenetica delle nostre città italiane non aiuta certo la salute dei nostri capelli!

Impatto psicologico e sociale

La calvizie precoce può avere conseguenze psicologiche e sociali significative, soprattutto nei giovani uomini. Uno studio di Cash (1992) ha rilevato che il 75% degli uomini calvi si sentiva meno sicuro di sé a causa della propria condizione di capelli. Questo impatto sull’autostima può avere ripercussioni in molti ambiti della vita.

La perdita di fiducia in se stessi associata alla calvizie precoce può manifestarsi in vari modi. Alcuni uomini possono sviluppare una immagine corporea negativa, sentendosi meno attraenti o più vecchi della loro età reale. Questa percezione negativa di sé può portare a ansia sociale, rendendo le interazioni quotidiane più stressanti e meno soddisfacenti.

In alcuni casi, la calvizie precoce può persino portare a stati depressivi. Un recente studio di Tabolli et al. (2013) ha evidenziato una maggiore prevalenza di sintomi depressivi negli uomini affetti da alopecia androgenetica, soprattutto nei più giovani.

La calvizie precoce può avere un impatto anche sul lavoro. Sebbene la discriminazione basata sull’aspetto sia illegale in Italia, alcuni studi hanno dimostrato che gli uomini calvi possono essere percepiti come meno dinamici o meno competenti in alcuni contesti professionali, in particolare nelle occupazioni in cui l’aspetto gioca un ruolo importante.

Nelle relazioni personali, la calvizie precoce può influire sulla fiducia in se stessi durante gli appuntamenti. Alcuni uomini possono esitare a intraprendere una relazione per paura di essere rifiutati a causa del loro aspetto.

È inoltre importante tenere presente che la percezione della calvizie può variare notevolmente a seconda della cultura e del tempo. In alcune società la calvizie è vista come un segno di maturità e saggezza, mentre in altre può essere associata a una perdita di vitalità e attrattiva. Queste percezioni sociali possono influenzare l’impatto psicologico della calvizie precoce sugli individui interessati.

Diagnosi e valutazione

La diagnosi di calvizie precoce si basa su una combinazione di elementi clinici e, talvolta, di test aggiuntivi. L’esame clinico del cuoio capelluto è il primo passo fondamentale. Il medico valuta la distribuzione della perdita di capelli e la densità dei capelli nelle diverse aree del cuoio capelluto e cerca segni di miniaturizzazione dei follicoli.

Data la forte componente genetica della calvizie androgenetica, la presenza di casi simili in famiglia, in particolare nei parenti di primo grado, può guidare la diagnosi.

Per classificare il grado di calvizie si possono utilizzare scale di valutazione standardizzate, come la scala di Hamilton-Norwood. Questa scala, ampiamente utilizzata nella ricerca e nella pratica clinica, aiuta a monitorare i cambiamenti della condizione nel tempo e a valutare l’efficacia dei trattamenti.

In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori esami per escludere altre cause di perdita di capelli o per affinare la diagnosi:

  • Possono essere prescritti esami del sangue per controllare i livelli ormonali (testosterone, DHT) e ricercare eventuali carenze nutrizionali (ferro, zinco, vitamine) che potrebbero contribuire alla caduta dei capelli.
  • Il tricogramma, una tecnica che prevede l’analisi di un campione di capelli prelevato dal cuoio capelluto, può fornire informazioni preziose sul ciclo di crescita dei capelli e sulla percentuale di follicoli in fase telogen (fase di riposo).
  • In alcuni casi, può essere eseguita una biopsia del cuoio capelluto per escludere altre condizioni dermatologiche che potrebbero simulare la calvizie androgenetica.

Trattamenti medici

Esistono diverse opzioni di trattamento medico per la calvizie precoce. Questi trattamenti mirano a rallentare la progressione della perdita di capelli e, in alcuni casi, a stimolarne la ricrescita.

Minoxidil

Il minoxidil è uno dei trattamenti più vecchi e meglio studiati per la calvizie androgenetica. Inizialmente sviluppato come farmaco antipertensivo, i suoi effetti sulla crescita dei capelli sono stati scoperti per caso. Olsen et al. (2007) hanno dimostrato che il minoxidil topico al 5% ha aumentato la densità dei capelli del 18% dopo 48 settimane di trattamento.

Il minoxidil agisce come vasodilatatore, migliorando la circolazione sanguigna del cuoio capelluto. Inoltre, prolunga la fase anagen (di crescita) del ciclo pilifero e aumenta il diametro dei capelli miniaturizzati. Il suo esatto meccanismo d’azione non è del tutto chiaro, ma studi recenti suggeriscono che possa stimolare la produzione di fattori di crescita nei follicoli piliferi.

Il minoxidil viene applicato per via topica una o due volte al giorno. È disponibile come soluzione o schiuma, in concentrazioni del 2% o del 5%. Gli effetti collaterali sono generalmente lievi e localizzati, tra cui irritazione del cuoio capelluto e crescita di peluria sul viso in alcuni utenti.

È importante notare che i risultati del trattamento con minoxidil possono richiedere diversi mesi prima di diventare visibili e che l’interruzione del trattamento porta generalmente a una ripresa della caduta dei capelli.

Finasteride

La finasteride è un inibitore della 5-alfa reduttasi, l’enzima responsabile della conversione del testosterone in DHT. Kaufman et al. (1998) hanno dimostrato che il 66% degli uomini trattati con finasteride ha visto un miglioramento dei capelli dopo 2 anni di trattamento.

La finasteride agisce riducendo i livelli di DHT nel cuoio capelluto, rallentando così il processo di miniaturizzazione dei follicoli piliferi. È particolarmente efficace nel preservare i capelli esistenti e può stimolare una moderata ricrescita, soprattutto nelle aree di calvizie recente.

Il farmaco viene assunto per via orale, generalmente alla dose di 1 mg al giorno. Tuttavia, è importante notare che la finasteride può avere effetti collaterali indesiderati. I più comuni includono:

  • Perdita della libido
  • Disfunzione erettile
  • Disturbi dell’eiaculazione
  • Depressione

Questi effetti collaterali, sebbene relativamente rari (2-3% dei pazienti), possono persistere in alcuni individui, anche dopo la sospensione del trattamento. Si tratta della cosiddetta sindrome post-finasteride, la cui realtà e frequenza sono oggetto di dibattito nella comunità medica.

Uno studio a lungo termine condotto da Rossi et al. (2011) ha dimostrato che l’efficacia della finasteride si è mantenuta per un periodo di 10 anni nella maggior parte degli utilizzatori, sottolineando il suo valore nel trattamento a lungo termine della calvizie precoce.

Altri trattamenti medici

Sono disponibili o in fase di sviluppo anche altre opzioni terapeutiche:

  • La dutasteride, un inibitore della 5-alfa reduttasi più potente, ha dimostrato un’efficacia superiore alla finasteride in alcuni studi, come quello di Harcha et al. (2014). Tuttavia, non è ancora approvato per il trattamento della calvizie in molti Paesi.
  • I trattamenti anti-androgeni topici, come il fluridil, sono in fase di sviluppo e potrebbero offrire un’alternativa ai pazienti che non desiderano ricorrere a trattamenti sistemici.
  • Integratori alimentari specifici, arricchiti con vitamine e minerali essenziali per la salute dei capelli, possono essere utilizzati per integrare i trattamenti principali, anche se la loro efficacia è meno documentata.

Questi trattamenti medici devono essere prescritti e monitorati da un medico specialista come il dottor Cinik o qualsiasi altro tricologo. Una valutazione preliminare e un monitoraggio regolare sono necessari per ottimizzare l’efficacia del trattamento e ridurre al minimo il rischio di effetti collaterali.

Soluzioni chirurgiche

Quando i trattamenti medici non sono sufficienti e la perdita di capelli è già avanzata, il trapianto di capelli può offrire una soluzione duratura ed efficace per ripristinare la densità dei capelli. Le moderne tecniche di trapianto di capelli si sono notevolmente evolute negli ultimi anni, offrendo risultati sempre più naturali ed estetici.

Tecniche moderne di trapianto di capelli

Il dottor Cinik è specializzato in due tecniche di trapianto di capelli all’avanguardia:

  1. La tecnica Sapphire FUE: Questo metodo utilizza una lama di zaffiro per effettuare incisioni più precise durante l’estrazione delle unità follicolari. Ciò consente una guarigione più rapida e risultati più naturali.
  2. Tecnica DHI (Direct Hair Implantation): Questo metodo avanzato consente di impiantare le marze direttamente nel cuoio capelluto senza dover creare prima dei canali di impianto. Offre un controllo preciso della direzione, dell’angolo e della profondità di ciascun impianto, garantendo un risultato ancora più naturale.

Queste moderne tecniche danno risultati molto naturali, con un tasso di sopravvivenza dell’innesto superiore al 90%.

Pianificazione ed esecuzione del trapianto

I trapianti di capelli effettuati troppo presto sono generalmente sconsigliati, in particolare per i giovani di età inferiore ai 25 anni. Come spiega il Dr. Cinik nel suo articolo “Trapianto di capelli a 20 anni: è troppo presto?“, le ragioni di questa cautela sono molteplici:

  1. La progressione della calvizie spesso non si stabilizza prima dei 25-30 anni.
  2. Un intervento precoce può portare a risultati innaturali a lungo termine se la calvizie continua a progredire.
  3. Esiste il rischio di un esaurimento prematuro dell’area donatrice, che limita le future opzioni di restauro dei capelli.

Il successo di un trapianto di capelli dipende da un’attenta pianificazione. Il chirurgo deve prendere in considerazione diversi fattori:

  • L’entità della perdita di capelli attuale e futura
  • La qualità e la quantità dell’area donatrice
  • Le aspettative del paziente
  • L’età del paziente e la stabilizzazione della calvizie

Durante la visita pre-operatoria, il Dr. Cinik esegue un’analisi dettagliata del cuoio capelluto, discute gli obiettivi del paziente ed elabora un piano di trattamento personalizzato. Questa fase è fondamentale per garantire un risultato ottimale e duraturo.

Risultati e follow-up

I risultati di un moderno trapianto di capelli sono generalmente molto soddisfacenti. Uno studio condotto da Bernstein et al. (2005) ha dimostrato che oltre il 90% dei pazienti era soddisfatto dei risultati ottenuti un anno dopo l’intervento.

È importante notare che i capelli trapiantati mantengono le caratteristiche genetiche dell’area di origine. Di conseguenza, in genere resistono alla progressione della calvizie, offrendo un risultato duraturo. Tuttavia, la calvizie può continuare a progredire nelle aree non trattate, per questo è importante combinare la chirurgia con i trattamenti medici per preservare i capelli esistenti.

Il follow-up post-operatorio è essenziale per ottimizzare i risultati. Il Dr. Cinik offre un programma di follow-up personalizzato, che include consigli sulla cura del cuoio capelluto e l’uso di trattamenti complementari, se necessario.

Prevenzione e rallentamento

Sebbene la predisposizione genetica alla calvizie precoce non possa essere modificata, esistono diverse strategie per prevenire o rallentare la sua progressione. Questi approcci mirano a mantenere un ambiente ottimale per la salute dei capelli e a ridurre al minimo i fattori aggravanti.

Dieta e integratori

Una dieta equilibrata svolge un ruolo fondamentale per la salute dei capelli. Rushton (2002) ha evidenziato l’importanza di alcuni nutrienti per la crescita dei capelli:

  • Proteine: essenziali per la formazione della cheratina, la componente principale dei capelli.
  • Ferro: la carenza di ferro può portare alla perdita di capelli, soprattutto nelle donne.
  • Zinco: coinvolto nella sintesi proteica e nella divisione cellulare.
  • Vitamine del gruppo B, in particolare la biotina: importante per il metabolismo degli acidi grassi e degli aminoacidi.
  • Antiossidanti (vitamine C ed E): proteggono i follicoli piliferi dallo stress ossidativo.

In alcuni casi, un’integrazione mirata può essere utile, ma deve essere effettuata sotto controllo medico per evitare qualsiasi rischio di sovradosaggio.

Gestione dello stress

Lo stress cronico può accelerare la caduta dei capelli. Tecniche di gestione dello stress come la meditazione, lo yoga o l’esercizio fisico regolare possono aiutare a mantenere un equilibrio ormonale favorevole alla salute dei capelli. Uno studio di Peters et al. (2006) ha dimostrato che la riduzione dello stress può migliorare la crescita dei capelli in alcuni individui.

Cura dei capelli adattata

L’uso dei prodotti giusti per la cura dei capelli è essenziale per mantenere un cuoio capelluto sano:

  • Evitare trattamenti aggressivi come colorazioni o stirature frequenti.
  • Utilizzare shampoo delicati e privi di solfati che detergano delicatamente senza irritare il cuoio capelluto.
  • Applicare balsami e maschere nutrienti per mantenere i capelli idratati.

Il Dr. Cinik consiglia spesso ai suoi pazienti prodotti specifici, adatti al loro tipo di capelli e alle loro condizioni.

Consultazione precoce

Uno degli aspetti più importanti della prevenzione è la consultazione precoce con uno specialista ai primi segni di perdita anomala dei capelli. Un intervento precoce può spesso rallentare significativamente la progressione della calvizie e produrre risultati migliori a lungo termine.

Il dottor Cinik sottolinea l’importanza di un controllo regolare, anche in assenza di sintomi visibili, per gli uomini con una storia familiare di calvizie precoce. Controlli regolari possono rilevare i primi segni di miniaturizzazione dei follicoli e consentire di adottare misure preventive.

Trattamenti preventivi

In alcuni casi, l’uso precoce di trattamenti come il minoxidil o la finasteride può essere raccomandato come misura preventiva. Uno studio di Rossi et al. (2011) ha dimostrato che l’uso precoce della finasteride può ritardare significativamente l’insorgenza della calvizie negli uomini a rischio.

Tuttavia, la decisione di iniziare un trattamento preventivo deve essere presa caso per caso, valutando attentamente i potenziali benefici rispetto ai rischi di effetti collaterali.

Conclusione

La calvizie precoce è un fenomeno complesso, frutto dell’interazione tra fattori genetici, ormonali e ambientali. Sebbene possa avere un impatto significativo sulla qualità della vita, i progressi della medicina e della chirurgia offrono oggi soluzioni efficaci per il suo trattamento.

L’approccio moderno al trattamento della calvizie prematura si basa su una combinazione di strategie:

  1. Diagnosi precoce e accurata, che consente un intervento rapido.
  2. Trattamenti medici come il minoxidil e la finasteride, che possono rallentare la progressione della calvizie e stimolare la ricrescita.
  3. Tecniche chirurgiche avanzate come la FUE Saphir e la DHI, che offrono risultati naturali e duraturi.
  4. Un approccio preventivo, che comprende una dieta equilibrata, una buona gestione dello stress e un’adeguata cura dei capelli.

La ricerca in corso nel campo della tricologia offre prospettive promettenti per il futuro. Attualmente si stanno studiando terapie geniche mirate, trattamenti con cellule staminali e nuovi farmaci che potrebbero rivoluzionare il trattamento della calvizie negli anni a venire.

Insomma, se stai notando i primi segni di calvizie precoce, non disperare! Ci sono molte opzioni disponibili e la scienza sta facendo passi da gigante in questo campo. Consulta uno specialista come il Dr. Cinik per una valutazione personalizzata e un piano di trattamento su misura. Con le giuste cure e un po’ di pazienza, potrai mantenere una chioma folta e sana più a lungo di quanto pensi!

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